Museo della Grande Guerra “Casa III Armata” di Redipuglia

Parte integrante del Sacrario, il Museo della Grande Guerra di Redipuglia si trova all’interno dell’ex Casa della III Armata ai piedi del Colle Sant’Elia. Nato nel 1971, offre una panoramica sugli avvenimenti di questo tratto di fronte ed una collezione di armi che lo rende tra i più completi in Italia. È composto da un atrio d’ingresso in cui è stata allestita una pianta topografica del fronte del Medio e Basso Isonzo e da quattro sale.

La prima è dedicata alla Terza Armata e si possono ammirare le bacheche dove sono esposte le armi usate dai combattenti durante il conflitto, alcune divise di soldati e le attrezzature mediche. Al centro della stanza è stato ricostruito un tratto di trincea e un campo di battaglia carsico con la postazione di una mitragliatrice pesante. Sulle pareti le numerose fotografie documentano la vita in trincea.

La seconda sala invece ricostruisce la storia ed i progetti di costruzione del Cimitero dei Trentamila Invitti e del Sacrario di Redipuglia attraverso il numeroso materiale fotografico. A questo si aggiungono le immagini delle iscrizioni di guerra ritrovate nelle trincee della zona ed una sezione dedicata alla Marina, all’Aeronautica e ai cappellani militari al fronte.

Nella terza sala sono esposte diverse attrezzature utilizzate dai soldati tra cui telefoni, tagliole e cesoie. Spesso questo spazio viene utilizzato anche come sede espositiva per alcune mostre temporanee sulla Grande Guerra. Nell’ultima sala infine una proiezione di un filmato d’epoca ricostruisce le Dodici Battaglie dell’Isonzo e la traslazione del Milite Ignoto da Aquileia a Roma.

IL MUSEO RIMARRA’ CHIUSO IN SEGUITO ALLE MISURE URGENTI IN MATERIA DI CONTENIMENTO E GESTIONE DELL’EMERGENZA EPEMIOLOGICA DA COVID-19INFORMAZIONI
Via Terza Armata (piazzale antistante il Sacrario)
I-34070 Fogliano Redipuglia (GO)
Tel. +39 0481 489024Orari
dal 1° ottobre al 14 marzo
da martedì a sabato
9.00-12.00, 14.00-17.00
lunedì, domenica e festivi: chiuso

dal 15 marzo al 30 settembre
da martedì a venerdì
9.00-12.00, 14.00-17.00
sabato, domenica e festivi
9.00-12.30, 13.30-18.00
lunedì e giorno Pasqua: chiuso

Ingresso gratuito

PER MAGGIORI INFORMAZIONI
Sentieri di Pace – IAT Fogliano Redipuglia
Via III Armata, 37
34070 Fogliano Redipuglia
Tel. +39 0481 489139
Cell. +39 346 1761913

info@prolocofoglianoredipuglia.it

52a Ed. Barcolana

venerdì 2 ottobre 2020 – domenica 11 ottobre 2020
Trieste
Rive  e specchio acqueo antistante Golfo di Trieste

Le classiche regate del periodo Barcolana sono confermate: aprono i giovani della Barcolana Young il 3-4 ottobre, contemporaneamente agli agonisti della classe Melges 24. Si regaterà in Barcolana per il Sociale (martedì 6 ottobre), scenderanno in acqua i velocissimi Persico 69F per Barcolana FUN Siram Veolia (7-10 ottobre), mentre venerdì 9 ottobre si disputerà il trofeo della Lega Navale Italiana. La vigilia di Barcolana in acqua scenderanno i monotipi della Barcolana By Night, gli scafi della Barcolana Classic e i monotipi. Domenica circa 800 barche (ancora tempo fino al 30 settembre per iscriversi) parteciperanno alla Barcolana 52. “Abbiamo confermato tutti gli eventi della tradizione, mentre diamo appuntamento al prossimo anno ai nuotatori di fondo della Barcolana Nuota, un evento in grande crescita che quest’anno deve necessariamente restare ai box. Un pensiero va anche agli amici del Go To Barcolana e ai velisti sloveni, con i quali festeggeremo doppiamente nel 2021. Questa non sarà sicuramente la Barcolana del numero, ma chi sarà in Golfo a navigare lo farà anche in omaggio a chi quest’anno ha scelto o non ha potuto esserci”.

A TERRA – Rive aperte al pubblico, libere dalle automobili parcheggiate dal Molo Audace alla Stazione Marittima, le barche e gli equipaggi in primo piano, la piazza dell’Unità dedicata alla presenza dei Gold Sponsor e delle iniziative promozionali, piazza Verdi “spazio eventi” grazie alla collaborazione del Comune, Scala Reale con Infopoint e lo studio di Linea Blu. L’edizione 52 della Barcolana a terra è stata studiata per tenere il pubblico discosto, ampliare il raggio d’azione, coinvolgere tutta la città affidando enogastronomia, ristorazione e vendita a chi la fa per mestiere

Organizzato da:

Società Velica di Barcola e Grignano – ufficio centrale:
tel. +39 040 411664
fax +39 040 413838
orario d’apertura: dal lunedì al venerdì – 9.30-13.00 / 14.30-18.00
Indirizzo email certificato: xiii-354@federvelapec.it

Piacevolmente Carso 2020 – Nel Parco della Grande Guerra di Monfalcone

domenica 27 settembre 2020
Monfalcone
09:30
Parco tematico della Grande Guerra; punto di ritrovo: Municipio di Monfalcone, Piazza della Repubblica 8
Nel Parco della Grande Guerra di Monfalcone
Tra pinete e prati dove fiorisce la profumata santoreggia, fino alla Rocca che domina pianura e Carso. Tra le trincee e fortificazioni della I Guerra Mondiale, letture di testimonianze dei soldati di entrambi i fronti, che si combatterono in questi luoghi.Ritrovo: Municipio di  Monfalcone. Raggiungibile con bus e treno.È richiesta la prenotazione
INFO & PRENOTAZIONI:
Curiosi di natura
cell / mob (+39) 340.5569374 – curiosidinatura@gmail.com
www.curiosidinatura.it

Prezzo: € 10
Ridotto: € 5 minori di 14 anni
Gratis: minori di 6 anni / under 6 years
Lingua del tour: italiano-inglese

Itinerari facili, prevalentemente pianeggianti e all’ombra. Adatti anche a persone poco allenate.
Sono consigliati pantaloni lunghi e scarpe chiuse con suole antiscivolo.

Organizzato da:

Curiosi di natura
cell / mob (+39) 340.5569374 – curiosidinatura@gmail.com
www.curiosidinatura.it

Casa Cadorna a Doberdò del Lago

Il rifugio Casa Cadorna si trova sul Monte Castellazzo, una delle tante alture carsiche nei pressi di Doberdò del Lago. La costruzione è stata edificata nel 1916 (e restaurata successivamente nel 1977) a 106 metri s.l.m. lungo una strada carsica utilizzata prima dagli austro-ungarici e, dopo l’avanzamento del fronte verso est nella Sesta Battaglia dell’Isonzo, dagli italiani. La dedica al generale risale ad una visita che Cadorna fece alle truppe proprio in questo luogo, ritenendolo un rifugio assolutamente al riparo da eventuali attacchi nemici.Per raggiungere questo sito bisogna partire da Doberdò e seguire, a piedi o in mountain-bike, il sentiero CAI 77 che termina nei pressi del Lago. Lungo la strada è possibile anche ammirare (prestando attenzione) numerose opere militari, in particolare camminamenti e postazioni. Dopo circa due chilometri si arriva al rifugio Casa Cadorna da cui si può godere dello stupendo panorama verso il Lago di Doberdò ed il Carso triestino (specie sulla linea del Monte Ermada). 
INFORMAZIONI
Lungo il sentiero CAI 77 (partenza da Via Vallone)
I-34070 Doberdò del Lago (GO)PER MAGGIORI INFORMAZIONI
Centro visite Gradina
Via Vallone, 32
I-34070 Doberdò del  Lago (GO)
Tel. +39 0481 784111
Cell. +39 320 2963942
info@rogos.it

Ara caduti per l’Italia e Colonna caduti per l’Austria-Ungheria

L’impero d’Austria-Ungheria, come è noto, fu uno Stato multietnico e multiculturale che comprendeva anche alcune zone a maggioranza italiana come l’odierna provincia di Gorizia. Allo scoppio della guerra alcuni sudditi, non riconoscendosi nell’Impero e credendo nell’italianità delle terre che abitavano, scelsero di disertare e di arruolarsi come soldati volontari nell’esercito regio italiano.

Terminata la Grande Guerra queste figure divennero molto popolari e celebrate, specialmente dal regime fascista, come esempi di patriottismo. Per lungo tempo si è pensato che questi volontari fossero molto numerosi in modo da giustificare anche a posteriori l’italianità di queste terre ma studi successivi hanno smentito questa convinzione.

Nei giardini compresi tra Via Regina Elena e Via Gorizia a Gradisca d’Isonzo, nei pressi della fortezza, è possibile accedere ad uno spiazzo all’ombra degli alberi secolari e soffermarsi di fronte a due monumenti che ripercorrono questo fenomeno e fanno capire quanto sia stata complicata la Grande Guerra in Friuli Venezia Giulia. L’Ara dedicata ai caduti gradiscani per l’Italia e la Colonna ai Caduti gradiscani per l’Austria-Ungheria ricordano simbolicamente la vicenda dei sudditi asburgici di nazionalità italiana.

Al centro dello spiazzo sorge una grande Ara dedicata ai caduti gradiscani che hanno combattuto per l’Italia nella Grande Guerra. Su un lato si possono leggere i nomi di cinque uomini tra cui il celebre Antonio Bergamas, figlio di Maria, la donna che scelse la bara del Milite Ignoto. Sul lato opposto una lunga epigrafe firmata dal generale Armando Diaz ripercorre la storia della Grande Guerra, specialmente nel periodo più glorioso, quello della riconquista del Veneto orientale e del Friuli nel 1918.

Al suo fianco, il Comune di Gradisca nel 2001 ha posto una semplice colonna di quattro lati per ricordare i gradiscani che avevano combattuto nella Grande Guerra con l’esercito asburgico. Disposti in ordine alfabetico, è possibile leggere i 90 nomi di giovani caduti tra il 1914 ed il 1918.

INFORMAZIONI
Giardini Pubblici angolo Via Gorizia-Via Regina Elena
I-34072 Gradisca d’Isonzo (GO)

PER MAGGIORI INFORMAZIONI
I.A.T. Gradisca d’Isonzo
via Ciotti, 49
I-34072 Gradisca d’Isonzo GO
Tel +39 0481 960624
Fax +39 0481 960624
prolocogradisca@virgilio.it

Redipuglia: dal campo di battaglia (Dolina del 15° Bersaglieri) al culto dei caduti (Sacrario Militare Italiano)

Località: Fogliano Redipuglia
Tipo di visita: Visita guidata PromoTurismoFVG
Prezzo: 10,00 €; gratis con FVGCard
dal 31 Luglio al 31 Ottobre 2020
nelle seguenti date:
31 luglio; dalle 17:00 alle 19:30
8 agosto; dalle 17:00 alle 19:30
29 agosto; dalle 16:30 alle 19:00
4 settembre; dalle 16:00 alle 18:30
24 ottobre; dalle 14:00 alle 16:30
31 ottobre; dalle 14:00 alle 16:30

Nel giro di pochi chilometri, Redipuglia offre un viaggio completo nella storia della Grande Guerra. Dalla Dolina del XV Bersaglieri dove si svolsero le prime battaglie dell’Isonzo al gigantesco Sacrario di Redipuglia dove si trovano ancora i resti di oltre centomila caduti.

Difficoltà: Turistico
Durata: 2:30
Punto di ritrovo: Punto IAT presso Stazione Ferroviaria di Redipuglia (GO)
Esperto sui luoghi della Grande Guerra: E. De Zan

Gratis per under 12
50% per under 18 se accompagnati da un adulto pagante

PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA entro le 18.00 del giorno precedente l’escursione
Contatta I.A.T. Fogliano Redipuglia
Tel. +39 346 1761913
escursioni.sdp@gmail.com

Colle Sant’Elia

Il Colle di Sant’Elia è un’altura che si trova di fronte al Sacrario di Redipuglia e ospitò il Cimitero degli Invitti della Terza Armata, il primo sacrario monumentale della Prima Guerra Mondiale. Pensato già nel 1919 da parte dell’Ufficio militare per i Caduti di Guerra, l’opera fu inaugurata nel 1923 ed ospitava i resti di 30 mila soldati caduti nella zona. Con l’inaugurazione del Sacrario di Redipuglia nel 1938, il Cimitero degli Invitti fu spogliato delle sue funzioni e riconvertito in Parco della Rimembranza.
Il progetto iniziale fu del colonnello Vincenzo Paladini che, ispirandosi all’idea del Purgatorio dantesco, disegnò un cimitero formato da sette settori concentrici che dalla base arrivavano fino alla cima. Sulla sommità venne creato un piazzale con una cappella votiva ed un obelisco a forma di faro dove terminavano i lunghi viali che attraversavano il cimitero. Di fronte al colle era ben visibile il Monte Sei Busi e tutta la linea del Carso isontino dove migliaia di soldati persero la vita.Questa struttura aveva un forte impatto emozionale per il visitatore. Il Colle era poi reso ancora più suggestivo dalla disposizione delle sepolture che voleva riproporre la casualità della morte. Al posto delle croci furono collocati materiali bellici ritrovati nei dintorni del Monte Sei Busi accompagnati da epigrafi dal tono poetico. L’intento era di non dimenticare come, durante la guerra, le tombe venissero costruite con materiale trovato sui campi di battaglia.
Negli anni successivi però, a causa delle condizioni climatiche, molti reperti utilizzati per le tombe iniziarono ad essere seriamente danneggiati. Questo portò ad alcuni interventi di restauro che furono fermati quando nel 1936 venne progettato il Sacrario di Redipuglia per volere del regime fascista, il quale intendeva creare un’opera monumentale per celebrare i caduti della Grande Guerra. Le 30 mila salme furono così traslate ed il Cimitero degli Invitti perse la sua originale funzione.

Alla fine della Seconda Guerra Mondiale il Colle Sant’Elia è stato riconvertito in Parco della Rimembranza. Oggi è composto da un grande viale a gradoni e su cui sono disposte le riproduzioni dei cimeli e delle epigrafi originali. Sulla cima non si trova più la cappella e l’obelisco, ma una colonna romana proveniente da Aquileia che ricorda i caduti di tutte le guerre.

INFORMAZIONI
Via III Armata (di fronte al Sacrario di Redipuglia)
I-34070 Fogliano Redipuglia (GO)
Tel. +39 0481 489024Orari
Sempre aperto

PER MAGGIORI INFORMAZIONI
Sentieri di Pace -IAT Fogliano Redipuglia
Via III Armata, 37
I-34070 Fogliano Redipuglia (GO)
Tel. +39 0481 489139
Cell. +39 346 1761913
info@prolocofoglianoredipuglia.it

folkest 2020

Musica, Festival
sabato 26 settembre 2020
Romans d’Isonzo
17:30
Casa Candussi-Pasiani – Romans d’Isonzo
Musica d’autore dove ritmi incalzanti si alternano ad atmosfere psichedeliche creando situazioni che portano a riflettere, ad urlare la propria rabbia, in un mondo dove Mafia, inquinamento e razzismo la fanno da padroni.
Non semplici canzoni di protesta o denuncia, ma una vera e propria “guerrilla culturale” condita con un pizzico di sana ironia.Sul palco:
Nicola Lollino (voce e mantice)
Toni Urzì (chitarra armoniosa)
Gianni Pitzalis (ritmi incalzanti)
Amedeo Saluzzo (corde grosse)

Organizzato da:

Folkest

Trieste Estate…d’Autunno – Lackbreath – Senza respiro. Vita di Lucia Anna Joyce

Spettacoli teatrali
Giovedì, 24 Settembre 2020
Trieste
20:30
Piazza Verdi

Nella nuda stanza di una clinica psichiatrica, Lucia, figlia di James Joyce, ripercorre in una sorta di monologo interiore la sua vita. Uno spettacolo di teatro e danza che solleva il velo sull’anima di una donna il cui palpito di vita è rimasto soffocato, “senza respiro”.
Testo di Erik Schneider; regia di Valentina Magnani; con Daniela Gattorno, Lorenza Masutto, Sofia Kafol.
A cura dell’Associazione Culturale Teatro Immagine Suono – ACTIS nell’ambito del Danceproject Festival – XVII edizione con il contributo della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia.
Ingresso libero. Posti limitati (max 200).

Organizzato da:

Comune di Trieste e
Associazione Culturale Teatro Immagine Suono – ACTIS
con il contributo della Regione Friuli Venezia Giulia